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“Prendetevi cura solerte dei vostri monumenti e non avrete alcun bisogno di restaurarli. […] Vigilate su un vecchio edificio con attenzione premurosa; proteggetelo meglio che potete e ad ogni costo, da ogni accenno di deterioramento. Contate quelle pietre come contereste le gemme di una corona; mettetegli attorno dei sorveglianti come se si trattasse delle porte di una città assediata: dove la struttura muraria mostra delle smagliature, tenetela compatta usando il ferro; e dove essa cede puntellatela con travi; e non preoccupatevi per la bruttezza di questi interventi di sostegno; meglio avere una stampella che restare senza una gamba. […] E tutto questo, fatelo amorevolmente, con reverenza e continuità, e più di una generazione potrà ancora nascere e morire all'ombra di quell'edificio. Alla fine anch'esso dovrà vivere il suo giorno estremo; ma lasciamo che quel giorno venga apertamente e senza inganni e non consentiamo che alcun sostituto falso e disonorevole lo privi degli uffici funebri della memoria.” , JOHN RUSKIN, Le sette lampade dell' architettura, Jaca Book, Milano 1982, p. 228.
In copertina: opera "La casa sconfinante”
Vincenzo Squadroni - Civitanova Marche (MC)